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Ferrara (Ferrara)

Informazioni: URP Informacittà tel. 0532 419770
Servizio Infrastrutture e Mobilità – email: traffico@comune.fe.it
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Limitazioni per i veicoli più inquinanti

Dal 6 ottobre 2014 al 31 marzo 2015, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30, sarà in vigore il divieto di circolazione nelle vie e nelle piazze del centro città, per i veicoli a benzina non catalizzati (immatricolati fino al 31/12/1992) e per i veicoli diesel pre Euro, Euro 1 ed Euro 2, oltre che per i ciclomotori e i motocicli a due tempi non rispondenti alla direttiva Cee/Ce 97/24. L´area interdetta al transito è quella compresa all´interno del perimetro formato da: viale IV Novembre, via Darsena, viale Volano, via San Maurelio, viale Alfonso I d´Este, Rampari di San Rocco, corso Porta Mare (tratto compreso tra Rampari di San Rocco e piazzale San Giovanni), piazzale San Giovanni, via Gramicia, via Bacchelli, via Porta Catena, viale Po (tratto compreso tra via Porta Catena e viale IV Novembre).

Giovedì senz´auto
Nei periodi dal 9 ottobre al 30 novembre 2014 e dall´8 gennaio al 31 marzo 2015, ogni giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18 sarà in vigore il divieto di circolazione all´interno del centro abitato di Ferrara (delimitato dalla specifica segnaletica), con l´esclusione delle ´strade corridoio´, per tutti i veicoli, esclusi, fra gli altri, quelli elettrici, a metano, gpl o ibridi, e quelli a benzina o diesel conformi alle direttive Euro 4 o Euro 5, nonché i diesel dotati di filtro antiparticolato (del quale risulti annotazione sulla carta di circolazione). Ulteriori deroghe riguardano le vetture con almeno tre persone a bordo se omologate per quattro o più posti e con almeno due persone se omologate per due posti, oltre ai veicoli condivisi (car sharing) e ai ciclomotori e motocicli omologati Euro 2 e Euro 3. I provvedimenti non si applicano inoltre agli autoveicoli per trasporti specifici e autoveicoli per uso speciale, così come definiti dall´art. 54 del Codice della Strada.

 

Ordinanza relativa alle limitazioni alla circolazione 2014/2015 per la tutela della qualità dell´aria

Mappa delle aree cittadine interessate dalle limitazioni alla viabilità 2014/2015

 

Stagione: 2014/2015

 

Provvedimenti

  • 03.10.2014 – Limitazioni del traffico a Ferrara

contabilità

– CONTROLLO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 2014.  RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI AI SENSI DELL’ART. 193 DEL D.LGS. 267/2000 E DELL’ART. 66 DEL REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ: VERIFICA COERENZA DELLE PREVISIONI CON GLI OBIETTIVI DEL PATTO DI STABILITA’ INTERNO, TRIENNIO 2014/16 – RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO.

Allegato 1 DELIBERAZIONE n. 53/2014 del 26/09/2014

 

– PARERE REVISORI DEI CONTI SULLA VERIFICA EQUILIBRI DI BILANCIO

Allegato 2 VERBALE del 23/09/2014

 

– RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI Anno 2014

Allegato A (Entrate e Spese)

Allegato B (Servizi e ambiti)

Allegato C (PROSPETTO DEGLI AGGREGATI RILEVANTI AI FINI DEL PATTO DI STABILITA’ ANNI 2014 2015 2016 VERIFICA COERENZA DELLE PREVISIONI CON GLI OBIETTIVI DI COMPETENZA MISTA)

COMUNICATO STAMPA

Tiziano Tagliani è il nuovo presidente della Provincia. Eletti i dodici consiglieri provinciali

Al termine delle prime elezioni della Provincia trasformata dalla riforma Delrio in ente di secondo livello, cioè non più eletta dai cittadini ma da sindaci e consiglieri comunali del territorio, il nuovo presidente è Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara.

I dodici consiglieri che entrano nel nuovo Consiglio provinciale, tutti della lista “Provincia insieme”, sono:

Fabrizio Toselli (sindaco di Sant’Agostino) con 7.633 voti, Marco Fabbri (sindaco di Comacchio) con 7.437 voti, Bianca Maria Vitelletti (consigliera comunale di Ferrara) con 7.420 voti, Nicola Rossi (sindaco di Copparo) con 6.705 voti, Piero Lodi (sindaco di Cento) con 6.600 voti, Elisabetta Soriani (consigliera comunale di Ferrara) con 6.529 voti, Nicola Minarelli (sindaco di Portomaggiore) con 6.410 voti, Antonio Fiorentini (sindaco di Argenta) con 6.243 voti, Diego Viviani (sindaco di Goro) con 6.139 voti, Gianni Michele Padovani (sindaco di Mesola) con 5.450 voti, Cristiano Di Martino (consigliere provinciale uscente) con 4.780 voti e Alan Fabbri (sindaco di Bondeno) con 4.759 voti.

Hanno votato in cifra assoluta per Tagliani presidente della Provincia in 242.

In tutto si sono recati alle urne in 293 (pari all’82,54 per cento) su un corpo elettorale di 355 unità, di cui 195 uomini e 98 donne. In 62, dunque, non hanno partecipato al voto.

I voti validi espressi invece per il Consiglio provinciale sono stati 287.

Il risultato del voto finale del Consiglio provinciale è frutto del calcolo dei voti di preferenza unitamente a quello ponderale del peso demografico attribuito alle sei fasce nelle quali sono stati raggruppati i Comuni, a seconda delle rispettive popolazioni:

fino a 3mila abitanti i Comuni di Formignana e Masi Torello; da 3001 a 5mila i Comuni di Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Mirabello, Ro, Tresigallo, Voghiera; da 5001 a 10mila i Comuni di Berra, Fiscaglia, Mesola, Ostellato, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda; da 10.001 a 30mila Argenta, Bondeno, Codigoro, Comacchio, Copparo e Portomaggiore; da 30.001 a 100mila il Comune di Cento e oltre i 100mila abitanti il solo Comune di Ferrara.

Ufficio Stampa

Provincia di Ferrara

Ferrara, 30 settembre 2014

In allegato le Tabelle del dettaglio delle elezioni per la Provincia

Sunto dei risultati ottenuti nell’ultimo periodo di programmazione Europeo 2007-2013 sul territorio della provincia di Ferrara, da un lato in termini di approccio Leader e di sviluppo rurale e dall’altro lato, in termini di sviluppo regionale, con i finanziamenti del FESR.

 

L’approccio del Leader, nato quasi in sordina, come una parte di attuazione degli assi del piano di sviluppo rurale, si è poi trasformato, soprattutto negli ultimi anni in un “caso pilota”, tanto che nella nuova programmazione 2014-2020 il “community-led local developement”, a Bruxelles, è stato preso come spunto per la costruzione di tutti i nuovi strumenti dei fondi strutturali, così come, a livello nazionale, l’ex ministro Barca, lo ha utilizzato per definire le cosiddette aree interne.

 

A livello territoriale, abbiamo lavorato con forza su alcuni elementi fondanti dell’approccio Leader:

  • il bottom-up approach, con processi decisionali realmente dal basso verso l’alto, dove l’attenzione verso le esigenze degli operatori è stata la base della strategia dell’azione volta allo sviluppo locale; “concertazione” e “programmazione negoziata” diventate l’abc del nostro agire;
  • il parternariato pubblico-privato sul piano locale;
  • l’integrazione tra progetti (le diverse linee di finanziamento non sono state intese “a compartimenti stagni” ma vi è stata un’attenta programmazione economica che ha consentito di rendere multisettoriale il sostegno agli operatori)

 

Tutto questo ha contribuito notevolmente al rafforzamento della governance e della capacità amministrativa. Sul primo versante, in primis faccio riferimento ai rapporti tra Provincia ed il suo GAL, e non solo per il supporto nelle fasi di istruttoria di ammissibilità dei progetti in ambito Leader. La Provincia ha lavorato con Delta 2000 anche nel campo dei finanziamenti europei per i progetti di Cooperazione Territoriale.

Sui temi dello slow tourism, dei percorsi turistici multimodali che avessero al centro il paesaggio rurale abbiamo costruito insieme proposte che rafforzassero l’identità del nostro territorio Unesco caratterizzato dal marchio Terra&Acqua.

I rapporti con la Regione, in sede di Comitato Tecnico Leader, hanno fatto sì che si siano contemperate varie esigenze sui tavoli del confronto della Regione: l’una più attenta alle esigenze degli operatori del territorio e alla divulgazione dei risultati e l’altra alla correttezza procedurale e all’efficace trasferimento di risorse comunitarie/pubbliche alle imprese agricole e agli enti pubblici. Un rapporto che, pur nella distinzione dei ruoli, credo abbia fatto crescere entrambe le istituzioni.

 

L’implementazione di approcci innovativi, la realizzazione di progetti di cooperazione, il collegamento in rete di più partenariati locali, sono gli altri aspetti che hanno comportato valore aggiunto per il nostro territorio.

 

Volendo tracciare un sintetico Bilancio sulla programmazione comunitaria 2007-2013, il Fondo Sociale Europeo ha contribuito con 46,5 mil. di euro alla formazione di oltre 25.000 persone e all’approvazione di 1.050 progetti formativi, il Piano di Sviluppo Rurale ha finanziato sui vari assi quasi 3.000 imprese con contributi pari a 75 milioni di Euro.

Il Fondo per lo Sviluppo Regionale ha finanziato:

– 150 imprese con quasi 8 milioni di euro di contributo (oltre a quelle che hanno beneficiato dei contributi post sisma:

– 178 imprese, 4 progetti pubblici in materia di valorizzazione dei beni culturali e turistici, il tecnopolo della città con i suoi 4 laboratori di ricerca e le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, con i parchi fotovoltaici di 3 Comuni per oltre 40 milioni di euro.

– Il FESR ha inoltre finanziato 20 progetti di cooperazione territoriale che hanno portato ulteriori 3,5 milioni di euro di contributo.

 

Diversi gli scenari che si possono immaginare. Di qui a qualche mese speriamo che vi sia un quadro certo di quali siano i nuovi assetti istituzionali di Regione Emilia-Romagna (a seguito di elezioni) ed enti di area vasta (ex Province) in merito a funzioni e competenze.

Ora come ora, le Province, che in passato hanno operato quali organismi intermedi rispetto ai Programmi Operativi Regionali, non sono state “formalmente” individuate quali soggetti che in futuro supporteranno la Regione in questo tipo di attività.

Marcella Zappaterra

DOMENICA 28 SETTEMBRE 2014
Primarie del centrosinistra per il candidato Presidente della Regione Emilia-Romagna
IL PRESIDENTE LO SCEGLI TU!

Come e dove si vota

Si vota dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di domenica 28 settembre 2014 nei seggi che verranno allestiti in tutta la Regione.
Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento d’identità, registrarsi nell’Albo degli elettori del centrosinistra e versare almeno 2 euro.
Ogni elettore riceve una scheda di voto con i nominativi dei candidati a Presidente della Regione Emilia-Romagna. Il voto si esprime apponendo un unico segno in uno dei riquadri che contiene il nome del candidato a Presidente.

Le candidature in campo sono due, quelle di Roberto Balzani e di Stefano Bonaccini.
Di seguito i link ai profili dei candidati e i rispettivi programmi:

http://www.robertobalzani.it/rer/

http://www.stefanobonaccini.it/

Chi vota

Il 28 settembre 2014 possono votare le cittadine e i cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio regionale, e i ‘fuori sede’ che studiano o lavorano nel territorio regionale, che abbiano compiuto il 16mo anno di età.

Cittadini stranieri e ‘fuori sede’ per votare devono pre-registrarsi

Le cittadine e i cittadini dell’Unione Europea, le
cittadine e i cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, i ‘fuori sede’ (studenti e lavoratori), per partecipare alle Primarie devono pre-registrarsi presso le sedi provinciali del Comitato organizzatore o nel sito www.ilpresidentelosceglitu.it entro il 25 settembre. I cittadini stranieri voteranno nel seggio corrispondente al luogo di residenza mentre per i ‘fuori sede’ verrà indicato il seggio dove presentarsi.

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Il mezzo a volte è più importante del messaggio. E per importanza non intendo importanza intrinseca ma importanza nel senso che senza un mezzo adeguato anche il messaggio migliore NON può arrivare.
#IceBucketChallenge (Cit. Rudy Bandiera)

AISLA Onlus @aislaonlus 26/08/2014 (via Twitter)
Orgoglio per l’attenzione alla #sla, il sito http://www.aisla.it passato dai 400 di media a 55mila accessi al giorno #IceBucketChallenge

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Il Tar di Bologna si è pronunciato rigettando la richiesta di sospensiva presentata da Legambiente nazionale sulla parte del Piano di stazione Centro storico del Comune di Comacchio, che riguarda la regolamentazione di eventuali insediamenti di attività turistiche nella zona di Porto Garibaldi.

Il Piano è stato approvato dalla Provincia sul finire dell’ultimo mandato amministrativo ed è l’ultimo pezzo mancante del Piano del Parco del Delta del Po.

Legambiente nazionale si è rivolta al Tribunale amministrativo regionale, per chiedere in sostanza la cancellazione delle regole che il Piano prevede siano rispettate da chiunque volesse avviare attività imprenditoriali nel settore turistico, nella specifica area del litorale comacchiese.

Il motivo della contestazione è che, secondo Legambiente, quelle stesse regole fissate dalla Provincia sarebbero in contrasto con la tutela paesaggistica del luogo.

Il Tar, invece, non ravvisando alcun pericolo per il contesto naturalistico ed ambientale ha quindi respinto la richiesta avanzata.

“Una notizia molto positiva – è il commento della presidente della Provincia, Marcella Zappaterra – perché anche in sede giudiziaria è stato dato atto alla Provincia di Ferrara non solo di avere lavorato pienamente nel solco della legge, ma di avere anche stabilito regole precise che vanno esattamente nella tutela del nostro patrimonio paesaggistico, consapevoli di operare in un’area riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’umanità”.

Provincia di Ferrara

Riforma Province: emergenza tagli ai bilanci al centro della Stato Città Pastacci “Il Governo finalmente comprende. Ascoltarci avrebbe fatto risparmiare tempo”

Riorganizzazione funzioni da completare entro il 31 dicembre 2014, per permettere alle Città metropolitane e alle nuove Province di entrare a regime dal 1 gennaio 2015 avendo ben chiaro chi fa che cosa, senza pregiudicare l’erogazione dei servizi ai cittadini e senza inutili duplicazioni.

“Se il Governo ci avesse ascoltato quando lanciavamo l’allarme sul rischio di mandare  a monte tutta la riforma delle Province e delle Città metropolitane a causa dei tagli insostenibili ai bilanci, avremmo risparmiato mesi e oggi saremmo davvero pronti a partire. Prendo atto che finalmente è stata compresa la necessità di tenere insieme le riforme istituzionali con le manovre economiche, e non posso che augurarmi che nei prossimi atti del Governo questa scelta sia attuata nel concreto”.

Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, al termine della riunione della Conferenza Stato Città , tenutasi oggi al Ministero dell’Interno, nel corso della quale è stato ufficialmente comunicato dal Governo la volontà di operare, prima di applicare i tagli della spending review alle Province, un monitoraggio dettagliato dello stato dei bilanci, per verificare l’impatto delle manovre sui servizi erogati.

“Nessuno – ha detto Pastacci al Ministro Alfano e ai Sottosegretari Bressa, Bocci e  Baretta presenti alla riunione – vuole consegnare ai sindaci che andranno alla guida delle Province in autunno, enti in disequilibrio, o peggio, in dissesto. Ne’ è sensato pensare di spostare funzioni e servizi ad altri enti, con il rispettivo personale, se non ci sono risorse adeguate per coprirli. Tra l’altro, ormai non si tratta più di tagli ai bilanci ma della sottrazione di risorse proprie delle Province per coprire la spesa pubblica centrale.  In tutto nel 2014 si tratta di 1,6 miliardi, risorse che utilizziamo per la manutenzione e gestione del 70% della rete viaria nazionale o per interventi necessari a rendere le scuole superiori non solo più belle, ma anche più accoglienti e sicure. Rivedere questi tagli è essenziale  per raggiungere l’obiettivo, che ormai ci siamo posti tutti, di consentire che la riforma delle Province e delle Città metropolitane non produca caos o disservizi ai cittadini.

Resta il tema della chiara riorganizzazione delle funzioni delle Province: vogliamo sapere come le Regioni intendono continuare ad assicurare i servizi sui territori, nel rispetto dei tempi che impone la legge. Entro il 31 dicembre 2014 – ha detto- il processo deve essere completato, per permettere alle Città metropolitane e alle nuove Province di entrare a regime dal 1 gennaio 2015 avendo ben chiaro chi fa che cosa, senza pregiudicare l’erogazione dei servizi ai cittadini e senza inutili duplicazioni. Non vorremmo – ha concluso Pastacci – che invece che riordinare le funzioni tra Province e Comuni, si assistesse alla nascita di ennesime agenzie e società regionali”.

(30-07-2014)

Fonte: http://www.upinet.it/4324/finanza_e_fiscalita_locale/riforma_province_emergenza_tagli_ai_bilanci_al_centro_della_stato_citta_pastacci_il_governo_finalmente_comprende_ascoltarci_avrebbe_fatto_risparmiare_tempo/#.U_dAWTBx0B8.email

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Riapre la caffetteria del Castello Estense, dopo che dal 6 agosto il servizio era stato interrotto per trasloco di mobili e attrezzature.

Ora la nuova sede del punto ristoro si trova all’interno del cortile del Castello, nei locali fino a poco tempo fa occupati dall’ufficio informazioni turistiche (Iat).

La gestione del servizio continuerà ad essere affidata a Orsatti Group Congress srl di Ferrara.

Ufficio Stampa

Provincia di Ferrara

Ferrara, 20 agosto 2014

Riporto, con soddisfazione,  la dichiarazione dell’assesore Gazzolo che ringrazio per l’impegno preso, impegno che si concretizzerà già con una riunione programmata per il 29 in Castello alla presenza di tutti gli enti che oltre alla Provincia sono stati interessati dai danni per stabilire le priorità sulle quali intervenire a seguito del sostegno regionale.

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Giunta Regionale – Agenzia di Informazione e Comunicazione
Prot. N. 549/2014 – Data 19/08/2014

Ferrara, come Ravenna, non sarà lasciata sola. La Regione, come ha sempre fatto, è disponibile ad approfondire le singole situazioni con le istituzioni e a concorrere, con risorse proprie, per sanare le emergenze“. E’ quanto dichiara l’assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile Paola Gazzolo.

Come Regione – spiega l’assessore – abbiamo raccolto tutte le segnalazioni provenienti dai territori dell’Emilia-Romagna in seguito ai danni causati dal maltempo e dalle piene dei corsi d’acqua da dicembre 2013 a marzo 2014, e chiesto al governo il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale. Quindi per tutte e nove le province, incluse Ferrara e Ravenna“. Il Dipartimento nazionale, che ha svolto l’istruttoria ed effettuato con i tecnici verifiche e sopralluoghi, ha accolto la richiesta per sette province, escludendo Ferrara e Ravenna. “Voglio però assicurare – conclude l’assessore – che la nostra volontà come Regione è continuare, come è sempre avvenuto in situazioni analoghe, a intervenire finanziariamente per dare risposte tempestive laddove sia necessario e l’emergenza lo richieda“.

 

 

 

PROVINCIA DI FERRARA

Al Capo Dipartimento di   Protezione Civile

Alla Giunta  della Regione Emilia-Romagna

Al Direttore  dell’Agenzia Regionale di  Protezione Civile

In qualità di Presidente
– Vista la delibera del Consiglio dei Ministri del 30 giugno 2014 con la quale e’ stato dichiarato, lo stato d’emergenza in conseguenza delle eccezionali avversita’ atmosferiche che dall’ultima decade del mese di dicembre 2013 al 31 marzo 2014 hanno colpito il territorio delle province di Bologna, Forli-Cesena,Modena, Parma, Piacenza, Reggio-Emilia e Rimini;

– considerato che il territorio della Provincia di Ferrara a seguito delle sopra citate avversità ha subito numerosi danneggiamenti alle infrastrutture  viarie ed alle arginature di molti corsi d’acqua artificiali da intendersi come opere  di difesa  idraulica; – ritenuto che le situazioni di criticità idraulica, innescatesi a seguito delle intense piogge verificatesi nel periodo compreso tra fine dicembre 2013 e marzo 2014, per il delicato equilibrio idraulico a cui è sottoposto l’intero territorio provinciale, possono compromettere l’officiosità idraulica della rete e il conseguente allagamento di porzioni di territorio abitate;

– Constatato che a seguito dei franamenti lungo le infrastrutture viarie, che spesso insistono in fregio ai canali consortili, vi sono stati conseguenti interruzioni di un collegamento viario di valenza regionale oltre alla  istituzioni di sensi unici alternati, che hanno determinando forti disagi;

– ritenuto di segnalare tempestivamente tale situazione all’Agenzia Regionale di protezione civile, secondo le modalità previste dall’art. 10 del Decreto legge del 14 agosto 2013, n.93 convertito dalla legge 15 ottobre 2013, n.119 mediante la compilazione della modulistica predisposta dalla Regione Emilia-Romagna;

– Richiamato l’importo complessivo dei danni subiti che ammonta complessivamente a €  852.531,00 segnalato da questa amministrazione all’Agenzia Regionale di Protezione Civile, a cui devono aggiungersi le frane sulle arginature dei corsi d’acqua di competenza consortile segnalati direttamente dal Consorzio Pianure di Ferrara alla Regione;

sono a richiedere alla SS.LL delucidazioni in merito alle motivazioni che hanno portato all’esclusione della Provincia di Ferrara dai territori inseriti nella dichiarazione dello stato di emergenza  emanata con Delibera del Consiglio dei Ministri  del 30 giugno 2014.

Nell’attesa di un cortese riscontro porgo cordiali saluti

LA PRESIDENTE  Marcella Zappaterra

In dipendenza della circolare Ministeriale sopra emarginata ad oggetto “Legge 7 aprile 2014,  n. 56, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”. Elezioni di secondo grado dei consigli metropolitani, dei presidenti delle province e dei consigli provinciali nelle regioni a statuto ordinario. Linee guida per lo svolgimento del procedimento elettorale”, con la presente sono sin d’ora a comunicare alle SS.LL., nelle more della formale indizione dei comizi elettorali per l’elezione del Presidente e dei Consiglieri Provinciali, che:

 

  • l’elezione del Presidente  e dei 12 Consiglieri Provinciali è indetta per lunedì 29 settembre 2014 dalle ore 8,00 alle ore 20,00;
  • la presentazione delle candidature a Presidente della Provincia e delle liste per i 12 Consiglieri Provinciali resta fissato dalle ore 8,00 alle ore 20,00 del giorno 8 settembre 2014 e dalle ore 8,00 alle ore 12,00 del giorno 9 settembre 2014.

 

Con esplicita riserva di adozione e pubblicazione di apposito decreto presidenziale di indizione dei comizi.

Ferrara, 9 luglio 2014

Circolare n. 32 del 1 luglio 2014 del Ministeo dell’Interno sulla legge 7 aprile 2014, n. 56 “Linee guida per lo svolgimento del procedimento elettorale.”

 

La Circolare informa che domenica 28 settembre 2014 ci sarà l’elezione di secondo grado dei consigli metropolitani, dei consigli provinciali e dei presidenti di provincia. La circolare inoltre chiarisce:

  • che le Province sono enti competenti per l’organizzazione delle consultazioni elettorali;
  • quali sono le indicazioni per attuare le disposizioni sulla ponderazione del voto di secondo grado;
  • che sono eleggibili a consigliere provinciale e a presidente di Provincia anche tutti i consiglieri provinciali, tra cui i presidenti, delle Province i cui organi siano scaduti tra la fine del 2011 e il 2014 purché gli amministratori fossero in carica al momento della scadenza.

(04-07-2014)

Documenti

circolare_mininterno_1_luglio_2014 Fonte: http://www.upinet.it/4306/istituzioni_e_riforme/elezioni_di_secondo_grado_dei_consigli_metropolitani_dei_presidenti_delle_province_e_dei_consigli_provinciali_nelle_regioni_a_statuto_ordinario/

In merito alla sentenza della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna, la Provincia rende noto che non ha nulla da nascondere e pertanto non chiamerà in causa chi ha pubblicato la notizia in difformità da quanto previsto dal dispositivo dei giudici: “ai sensi dell’art. 52 del d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (legge sulla Privacy), in caso di diffusione, omettere le generalità e gli altri dati identificativi dei contenuti e, se esistenti, del dante causa e degli aventi causa”.

Da chiarire sono i fatti e cioè l’incarico conferito alla figura di capo gabinetto. Le oltre 70 pagine della sentenza pongono in evidenza che le tesi iniziali della Procura sono state respinte, a partire dall’aspetto riguardante il titolo di studio richiesto (la laurea), proseguendo su quello della figura dirigenziale e, soprattutto, è stata rigettata la tesi di nullità del contratto.

Rispetto al danno inizialmente indicato in sede di citazione di 226.070,90 euro, la sentenza ha totalmente stralciato l’imputazione sulla nullità del contratto a suo tempo stipulato e riconosciuto parte dell’emolumento ad personam, riducendo a 90mila euro la richiesta di restituzione.

In ogni caso, siccome la Provincia ritiene che la sentenza sia ingiusta anche per la parte residua, è già stata data disposizione ai legali di preparare il ricorso in appello.

Per concludere: se la legge dello Stato obbliga gli enti locali ad avere un segretario generale che vigila sulla legittimità degli atti, l’amministrazione del Castello Estense si chiede perché poi dovrebbero essere amministratori che non hanno alcuna competenza giuridica a pagare per un atto che, a parere della Procura della Corte dei Conti, contiene un vizio di legittimità. La questione, infatti, riguarda un’assunzione temporanea prevista dalla legge e attuata con i pareri positivi di tutti i tecnici.

Ufficio Stampa

Provincia di Ferrara

Ferrara, 28 maggio 2014